Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

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    SU RAI UNO A TVSETTE SI SONO RICORDATI GLI EVENTI PIÙ IMPORTANTI DAL 1953 AD OGGI MA NON SI SONO RICORDATI DELLA TRAGEDIA DI LINATE


    Alle 23,45 ieri sera (3 Gennaio 2014) a TVSETTE su RAI 1, è stato trasmesso un documento che ha raccolto tutti gli eventi più importanti dal 1953 ad oggi.

    Per il 2001 hanno ricordato:
    1) Il delitto di Erika e Omar di Novi Ligure
    2) Il G8 di Genova in cui è morto Giuliani
    3) Le torri gemelle dell´11 settembre
    Non hanno detto niente di Linate
    Per quanto gravissimo, noi siamo considerati meno importanti del duplice delitto di Novi Ligure
    Forse perché, per mia colpa, non abbiamo mai voluto essere coinvolti politicamente.
    Non si impara mai a sufficienza.
    118 morti in un aeroporto italiano la TV di stato non può dimenticarli
    Scusate il sfogo
    Paolo Pettinaroli
    Presidente Comitato e Fondazione 8 Ottobre 2001

    Riceviamo e pubblichiamo questi messaggi:

    DA LORENZO:
    Se permette una parola, Presidente.
    Il vostro non essere politicizzati, vi ha permesso in 10 anni, di divenire uno dei principali interlocutori a livello mondiale nella Safety aeronautica. Da un grande dolore, e´ nata una iniziativa capace di conservare il ricordo di 118 angeli, affinché il loro sacrificio non venga reso vano.
    Il giudice Borsellino ricordava all´indomani della morte del giudice Falcone, che bisogna, sempre, rifiutare il puzzo della mafia e del compromesso. Io adatterei questa frase al vostro lavoro di questi anni.
    E se un minuscolo giornalista si "dimentica" di inserire ciò che è successo quel disgraziato 8 ottobre di 12 anni fa, beh che vada al diavolo lui, i suoi capi e quel sistema schifoso che si chiama connivenza!
    Le vittorie e i ricordi sono bel altre, e voi lo state dimostrando costantemente da molto tempo ormai.
    Mi scusi, ma sentivo di dirvelo.

    DA ARTURO:

    Grazie, Lorenzo.
    Ci identifichiamo tutti in quello che ha scritto.
    E, soprattutto, condivido la sua affermazione sulla politica.
    Se avessimo voluto, avremmo potuto....in particolare il presidente Pettinaroli.
    Saremmo forse, oggi più ascoltati, ma inseriti e "gestiti" da continui e costanti compromessi ( e sudditanza ) con il sistema, quello di cui chi ho ricordato, a proposito di Palermo, diceva: " in Italia, le cose funzionano così..."..
    Allora sì che avremmo tradito la memoria di chi ha perso la vita, ed avremmo reso " inutile" e " banale" la loro morte...
    Il nostro percorso difficile ed ostacolato, addirittura osteggiato, ed a molti inviso, anche se difficile, e´ quello che consente, invece, un ricordo pulito, trasparente e straordinariamente vivo ed attuale di chi perse tutto quel giorno, e ce lo consente grazie alla indipendenza ed alla credibilità che abbiamo acquisito, in particolare da parte chi, in quanto fuori dal sistema, e super partes, ha saputo valutare con serenità ed obiettività, senza essere condizionato da animosità, emotività o, peggio, da sindrome di " coda di paglia".
    C´era un solo sistema, ed era questo. Il più difficile, nel nostro contesto levantino e corrotto, ma l´unico. E lo sapevamo, come sapevamo che sarebbe stata lunga e dura. Lo avevo detto, e dovrebbero ricordarlo e riconoscerlo, al mio primo intervento al Comitato, dopo aver accettata di condividere il percorso.
    Nulla e´ cambiato,per noi, ma molto per gli altri.
    Ora ci siamo e siamo sempre più presenti, nonostante e malgrado questo sistema.
    E´ il migliore dei risultati, e quello di cui i 120 per cui ci siamo impegnati andranno più orgogliosi....dovunque siano.
    Arturo.

    DA GIOVANNA:

    Con l’anno nuovo, ecco i media a celebrare il 60° anniversario della televisione Italiana.
    Ho assistito a programmi al riguardo ieri sera (3 c.m.).
    Insomma, è stato bello perché a quelle date di fatti ed avvenimenti, si associano anche le nostre personali: risultati scolastici, primo lavoro, matrimonio e le nascite dei figli. Poi, certamente, si pensa anche a date dolorose ed è proprio qui che mi chiedo il perché di questo vuoto.
    L’8 ottobre 2001ci fu la tragedia di Linate, il più devastante incidente aereo in Italia dopo la guerra.
    Un evento grosso e pesante per molte coscienze che dirigono il Paese. Aeroporto mancante di molte necessità tecniche e, lasciatemi dire, scarsa capacità umana a dirigere ed esigere da Roma. Non dimentichiamolo, parlo di Linate!
    Mio figlio Lorenzo ed i suoi compagni di viaggio non hanno dunque insegnato nulla?
    La loro morte è stata tragica. Ai famigliari (la maggior parte), non è stata data la consolazione dell’ultimo sguardo …..e, lo si capisce il perché!
    Voglio sperare che sia stata una colpevole distrazione di qualche curatore del programma RAI (su altre reti ne hanno parlato). Altrimenti, mi chiedo, come è cambiata la coscienza per il nostro prossimo.
    La mia non è ,mania di protagonismo, vale solo per rilevare l’ottusità umana.
    Per competizioni private, per sete di guadagno, gli uomini si arrecano reciprocamente danni. Per il bene sociale non perdiamo la memoria che certi dolori creano
    Grazie per avere letto il mio sfogo.
    Giovanna

    Comitato 8 Ottobre 2001 - 04/01/2014