https://www.traditionrolex.com/23 https://www.traditionrolex.com/23 https://www.traditionrolex.com/23 Comitato 8 Ottobre 2001 - Per non dimenticare il disastro aereo di Milano Linate
Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

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    CONVEGNO DI PERFUGAS

    Pubblichiamo il Comunicato Stampa dell´ANSA. AEREI: SICUREZZA; ATTILI (DS), INUTILE NUOVA AUTORITY (ANSA) - OLBIA - ´´Pensare che i problemi della sicurezza aerea si possano risolvere creando un´apposita Autority e´ un´illusione. Abbiamo gia´ l´Agenzia nazionale per la sicurezza volo che non riesce ad esercitare il suo ruolo, per mancanza di fondi, di personale e tecnologie. Stiamo cercando, con tutte le difficolta´ della Finanziaria, di trovare queste risorse ed e´ inutile pensare a creare ´doppioni´´´. L´on. Antonio Attili, dei DS, componente della commissione Trasporti della Camera, ribadisce la sua contrarieta´ all´ipotesi emersa in un meeting svoltosi lunedi´ scorso a Perfugas (Olbia) per dibattere il tema della sicurezza aerea alla luce dell´indagine internazionale sui ´´pezzi taroccati´´ coordinata dal dott. Renato Perinu, sostituto procuratore della Repubblica di Tempio Pausania. ´´Se in seguito a queste indagini, gli Stati Uniti si sono dotati di un Authority, perché noi in Italia continuiamo a discutere sull´utilita´ di un ente con compiti di vigilanza e di contrasto del fenomeno del traffico dei pezzi d´aereo taroccati?´´, aveva chiesto, intervenendo all´ incontro, proprio Perinu. ´´Sono l´unico, anche se non ho sentito tutti gli interventi - precisa Attili - che si e´ detto contrario a tale ipotesi e resto fermo nella mia posizione. E´ del tutto fuori luogo citare gli Usa, che, come la Gran Bretagna, hanno un altro sistema di controlli. Forse non ci si rende conto di che cosa significa creare un´apposita struttura in questo settore. Al di la´ dei costi, si tratta di dotarla di una serie di strumenti e, soprattutto, di professionalita´ che non abbondano. Ecco perche´ sostengo - spiega il parlamentare dei DS - che e´ inutile creare un doppio visto che abbiamo gia´ ha questo compito. La verita´ e´ che sull´ENAC, gia´ in passato, sono stati sollevati dubbi che avevano indotto il presidente dell´Ente a minacciare subito il ricorso alle vie legali per diffamazione. Ma come si fa a parlare di ipotesi di ´collusione´ coi vettori per le certificazioni che l´ENAC e´ chiamato, per i suoi compiti istituzionali, a rilasciare. Quando 3-4 ingegneri devono andare a ´testare´ un velivolo e´ pacifico o no che vengano pagati?´´. ´´L´istituzione di un´authority presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e´ necessaria per via degli enormi interessi che ci sono dietro la manutenzione e i sistemi di ricambio degli aerei: solo il Presidente del Consiglio sarebbe in grado di garantire trasparenza e sicurezza che un settore cosi delicato deve avere´´, aveva sostenuto Renato Perinu, col quale ha concordato l´avv. Nicola Persico, difensore di parte civile in diversi casi di incidenti aerei. ´´L´Authority e´ necessaria - ha detto - in quanto la verita´ processuale e´ patrimonio sociale perche´ i risultati degli accertamenti stabiliscono la verita´ e consentono di sfruttare l´esperienza ed evitare che certi errori si ripetano´´. Una delle testimonianze piu´ ´´toccanti´´ e´ venuta da Marco Iannuzzi, dell´aeronautica, che aveva 21 anni quando rimase vittima di un incidente aereo e ora a causa della lesione del midollo rischia di restare su una sedia a rotelle. ´´I motori del nostro aereo - ha raccontato, riferendo di quanto successo durante un volo di addestramento - si sono spenti: e´ stato accertato si sia trattato di un guasto tecnico, tutta colpa di un bullone taroccato. Quello che e´ successo a me non deve ripetersi. Voglio giustizia perche´ nessun altro soffra quanto ho sofferto io´´.(ANSA). Y2E-GG
    COMUNICATO STAMPA ANSA - 03/11/2006
  • Risposte

  • Vi segnalo un passaggio che ho rinvenuto nel testo di una nota di agenzia (Ansa) del 3 novembre 2006, che contiene alcune dichiarazioni della Sig.ra Rosanna Baldacci, presidente del Comitato 6 agosto 2005, inerenti l’intervento dell’On. Attili a Perfugas. Le ho trovate molto interessanti, e ve le sottopongo:

    ´Perplessita´, invece …… hanno destato le parole e l´atteggiamento dell´on. Attili, pronunciate dopo il convegno di Perfugas, organizzato dall´on.Santino Adamo Loddo, in merito alla creazione di una Authority sui ricambi aeronautici ´taroccati´.
    E´ difficile comprendere le ragioni di una opposizione talmente radicale da sembrare preconcetta. Si spera che lo stesso voglia spiegare meglio le ragioni di queste sue esternazioni, particolarmente delicate in relazione al suo ruolo di componente della Commissione Trasporti della Camera´.
    Alberto - 04/11/2006
  • AEREI: SICUREZZA; ATTILI (DS), INUTILE NUOVA AUTORITY (ANSA) - OLBIA - ´´Pensare che i problemi della sicurezza aerea si possano risolvere creando un´apposita Autority e´ un´illusione. Abbiamo gia´ l´Agenzia nazionale per la sicurezza volo che non riesce ad esercitare il suo ruolo, per mancanza di fondi, di personale e tecnologie. Stiamo cercando, con tutte le difficolta´ della Finanziaria, di trovare queste risorse ed e´ inutile pensare a creare ´doppioni´´´. L´on. Antonio Attili, dei DS, componente della commissione Trasporti della Camera, ribadisce la sua contrarieta´ all´ipotesi emersa in un meeting svoltosi lunedi´ scorso a Perfugas (Olbia) per dibattere il tema della sicurezza aerea alla luce dell´indagine internazionale sui ´´pezzi taroccati´´ coordinata dal dott. Renato Perinu, sostituto procuratore della Repubblica di Tempio Pausania. ´´Se in seguito a queste indagini, gli Stati Uniti si sono dotati di un Authority, perché noi in Italia continuiamo a discutere sull´utilita´ di un ente con compiti di vigilanza e di contrasto del fenomeno del traffico dei pezzi d´aereo taroccati?´´, aveva chiesto, intervenendo all´ incontro, proprio Perinu. ´´Sono l´unico, anche se non ho sentito tutti gli interventi - precisa Attili - che si e´ detto contrario a tale ipotesi e resto fermo nella mia posizione. E´ del tutto fuori luogo citare gli Usa, che, come la Gran Bretagna, hanno un altro sistema di controlli. Forse non ci si rende conto di che cosa significa creare un´apposita struttura in questo settore. Al di la´ dei costi, si tratta di dotarla di una serie di strumenti e, soprattutto, di professionalita´ che non abbondano. Ecco perche´ sostengo - spiega il parlamentare dei DS - che e´ inutile creare un doppio visto che abbiamo gia´ ha questo compito. La verita´ e´ che sull´ENAC, gia´ in passato, sono stati sollevati dubbi che avevano indotto il presidente dell´Ente a minacciare subito il ricorso alle vie legali per diffamazione. Ma come si fa a parlare di ipotesi di ´collusione´ coi vettori per le certificazioni che l´ENAC e´ chiamato, per i suoi compiti istituzionali, a rilasciare. Quando 3-4 ingegneri devono andare a ´testare´ un velivolo e´ pacifico o no che vengano pagati?´´. ´´L´istituzione di un´authority presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e´ necessaria per via degli enormi interessi che ci sono dietro la manutenzione e i sistemi di ricambio degli aerei: solo il Presidente del Consiglio sarebbe in grado di garantire trasparenza e sicurezza che un settore cosi delicato deve avere´´, aveva sostenuto Renato Perinu, col quale ha concordato l´avv. Nicola Persico, difensore di parte civile in diversi casi di incidenti aerei. ´´L´Authority e´ necessaria - ha detto - in quanto la verita´ processuale e´ patrimonio sociale perche´ i risultati degli accertamenti stabiliscono la verita´ e consentono di sfruttare l´esperienza ed evitare che certi errori si ripetano´´. Una delle testimonianze piu´ ´´toccanti´´ e´ venuta da Marco Iannuzzi, dell´aeronautica, che aveva 21 anni quando rimase vittima di un incidente aereo e ora a causa della lesione del midollo rischia di restare su una sedia a rotelle. ´´I motori del nostro aereo - ha raccontato, riferendo di quanto successo durante un volo di addestramento - si sono spenti: e´ stato accertato si sia trattato di un guasto tecnico, tutta colpa di un bullone taroccato. Quello che e´ successo a me non deve ripetersi. Voglio giustizia perche´ nessun altro soffra quanto ho sofferto io´´.(ANSA). Y2E-GG
    COMUNICATO ANSA DEL 1/11/2006 - 05/11/2006
  • Roma, 31-10-2006
    Stimato dr.Pettinaroli

    Mi rivolgo a Lei nella speranza di avere lumi, ed anche il suo autorevole pensiero, su di uno strano episodio accaduto in apertura del convegno sull’attività parlamentare svolta dall’on.Santino Loddo e sulla discussione del suo disegno di leggen°6154, (ricambi aeronautici non approvati), svoltosi ieri a Perfugas ed al quale ero presente ed attento.
    Non si erano ancora spente le parole di prolusione del sen.Dettori e del sindaco Decandia , che al leggio si presenta l’on.Antonio Attili, facente parte della IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati e membro del C.di A. dell’ENAC.
    Non Le nascondo il mio stupore,in quanto il programma del convegno non prevedeva l’intervento dell’on.Attili , né tampoco di un rappresentante ENAC a così alto livello, ma devo aggiungere che ho subito trovato di grande interesse il poter ascoltare il parere dell’ENAC su uno dei più spinosi argomenti della Sicurezza del Volo : i ricambi aeronautici non approvati.
    Definizione tecnico giuridica questa, del ricambio aeronautico non approvato, non di facile comprensione per i non addetti ai lavori , che nel linguaggio dei frequentatori del mercatino di Porta Portese (Roma), equivarrebbe alla così detta “sola” aeronautica certificata.
    Non una “sola” tradizionale, quale l’innocuo acquisto dell’improbabile chiodo della crocifissione, poi da relegare pudicamente in cantina, ma al contrario una “sola”, quella aeronautica, incomparabilmente più perniciosa , che è stata ed è, nell’aviazione civile e non solo, strumento di crocifissione per una miriade di vittime innocenti dei disastri aerei che essa ha vilmente causato.
    Ero quindi giustamente emozionato perché avrei ascoltato il punto di vista dell’ENAC , massima Authority della nostra Aviazione Civile, su questo delicato argomento che di lì a poco sarebbe stato dibattuto.
    Purtroppo niente di tutto questo!
    L’on.Attili ci dice semplicemente, con adamantina franchezza, di aver molta fretta e di aver saputo del convegno di Perfugas al caffè , e che quindi ha pensato bene di venire a vedere di cosa si trattasse, benché non fosse stato invitato.
    (Senza voler urtare alcuna suscettibilità , penso che si potrà convenire sul fatto che il caffè sia un luogo atipico ove cogliere notizie sullo svolgersi di un convegno così importante!)
    Allora mi sono subito chiesto, se l’Onorevole non è stato invitato, cosa è venuto a dirci di persona di tanto importante e soprattutto a nome dell’ENAC ?
    Curiosità subito appagata:
    L’on.Attili rivolge un invito alle personalità politiche e governative ed ai relatori presenti a trattare con estrema cautela questo delicato argomento, perché la Sicurezza Aerea in Italia è tra le più alte al mondo, il mondo che conta e non quello terzo!
    Poi afferma che la Sicurezza assoluta non esiste e che più aerei volano, più incidenti , o “accident”,come dottamente distingue, accadranno e quindi bisogna rassegnarsi alla letale tirannia della statistica.
    E per essere più rassicurante aggiunge che, tutto sommato in Italia, dopo la sciagura dell’8 ottobre 2001, non è più successo nulla di grave , se si eccettua la sciagura di Capo Gallo dell’agosto dello scorso anno, ma che riguarda in fondo un vettore straniero e poche decine di morti. (Sfortunatamente italiani! )
    In definitiva l’on.Attili ha portato un messaggio d’invito ad una attenta riflessione sull’argomento dei ricambi taroccati e sulla proposta di legge dell’on.le Santino Loddo, che s’intende riproporre e che nella passata legislatura era stata sottoscritta da oltre 150 parlamentari appartenenti a tutti gli schieramenti, quali gli onorevoli Castagnetti, Melandri , Biondi, Annunziata, Fioroni, Parisi ed altri non citati per brevità.
    Allora diciamo all’on.Attili , con garbo ma con fermezza, che non siamo più disposti ad accettare supinamente verità formali ed ufficiali e che ormai il cittadino, interessato ed informato, sa che lo spaccio dei ricambi taroccati era in atto in Italia, con potenti ramificazioni all’estero, da oltre un ventennio, e si originava dall’interno di un sedime aeroportuale cintato e presidiato: il tutto a cura di un ex-funzionario dell’ex-RAI, come ha stabilito l’inchiesta giudiziaria “Latin Phoenix”, promossa dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania.
    (L’Indagine, tra le prime al mondo nel suo genere, ha costretto le più importanti e potenti Istituzioni dell’Aviazione Civile mondiale a rivedere regolamenti e ad inasprire le sanzioni amministrative e penali: Onore dunque alla fiera e generosa terra di Sardegna!)
    Mi sento altresì in dovere di far sapere all’on.Attili, che purtroppo a causa della sua fretta di allontanarsi dalla sala del convegno, e sono sicuro che se ne rammaricherà, non ha potuto conoscere e vedere di persona uno sconvolgente esempio dei criminali effetti prodotti da questo turpe commercio ; infatti era presente in sala un giovane relatore , il cap.pilota dell’Aeronautica Militare ,Marco Jannuzzi, incolpevole vittima , che ha testimoniato il suo dramma umano di diversamente abile, per via di un grave incidente aereo occorsogli , causato forse da un pezzo taroccato.
    (Forse… e non c’è premura di appurare la verità , perchè è soltanto da 7 anni che l’istruzione del processo si trascina, ed ancora forse, tra qualche mese esso inizierà veramente il suo decennale iter di condanne e assoluzioni, non importa in quale ordine perchè poi alla fine ci farà scoprire, e ormai ci siamo abituati, che nessuno è colpevole, e che semmai il cap. Jannuzzi è responsabile di aver voluto volare , invece di fare il seminarista non sportivo).
    L’ATR 72 caduto in acque nazionali , era decollato da un aeroporto italiano, imbarcando giovani passeggeri italiani , 14 dei quali hanno perduto la loro vita su quell’aereo, il quale era stato controllato quattro volte dai tecnici ENAC nei mesi precedenti la sciagura : si, certo,era a posto con i timbri e le firme della SAFA, ma lo era la Tuninter con le abilitazioni manutentive sugli ATR ? Perché tutta la struttura organizzativa dedicata della Tuninter non è riuscita a cogliere un macroscopico errore sia nella filiera degli interventi di officina/linea che in quelli della logistica dei magazzini?

    I 118 morti di Linate sono forse bastati a fermare le incursioni delle piste ed a ripulire le stesse da scritte e cartelli obsoleti? Sono ora gli aeroporti certificati sicuri e privi di deroghe, e quindi pienamente rispondenti nella sostanza alle norme ICAO?

    On.le Attili, certamente Ella è consapevole che i ricambi fasulli pongono, anche loro, a rischio quella stessa Sicurezza di cui Ella ha brevemente accennato, nel suo altrettanto breve intervento a Perfugas.
    La finanziaria potenzierà i ranghi degli ispettori e dei tecnici dell’ENAC, ma per favore Onorevole si adoperi, Ella che è in condizioni di farlo, per far largo alle giovani ,oneste e professionalmente preparate nuove generazioni, di cui il nostro Paese dispone,e che saranno sicuramente capaci di contribuire al continuo rinnovamento ed aggiornamento di questa nostra importantissima Istituzione, qual’è appunto l’ENAC.

    Credo di aver bene inteso il messaggio che l’on.Attili ha portato da parte dell’ENAC, lanciato, sussurriamolo appena e deferenti, con non apprezzato stile, avendo lasciato subito dopo la sala del convegno e non permettendo così ad alcuno di replicare. Nel quotidiano, noi ed i nostri cari, i nostri amici, i nostri compagni di lavoro (e Lei pure on.Attili), utilizziamo il mezzo aereo per innumerevoli esigenze , salendo su quegli aerei che ogni 3 minuti, come Lei ci ha informato , decollano e atterrano dal suolo patrio; le istituzioni preposte alla loro/nostra Sicurezza comportano costi per i cittadini dell’ordine di centinaia e centinaia di milioni di euro.
    È un costo questo che deve avere un doveroso ritorno sul sistema Aviazione Civile,e non per atto di buona volontà ma per inderogabile ed indifferibile dovere morale e civile, prima che istituzionale.

    Perché questa ostinata, quasi preconcetta ed ostile volontà a non voler creare quelle condizioni necessarie a regolamentare e controllare le attività dei brokers aeronautici per le parti di ricambio provenienti da fonti varie ? L’ENAC non ha una struttura dedicata allo scopo, come invece hanno gli altri paesi occidentali, e purtroppo la nostra brava e competente ANSV, non per colpa ma per compito istituzionale, arriva con le sue importanti raccomandazioni, mi dispiace doverlo dire, sempre “a babbo morto”; noi utenti legittimamente aspiriamo invece ad avere un sistema che arrivi in tempo, molto tempo prima che accada l’irreparabile.
    Chiediamo troppo ?
    Questa aspirazione si può subito coronare con l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, dell’Ufficio per contrastare l’uso di ricambi aeronautici non approvati. (Disegno di Legge N° 6154 presentato il 27 Ottobre 2005)
    Ecco ho finito, spero che Lei egregio dottore possa accogliere nel suo Forum questo mio sfogo, che pur nell’inevitabile spirito polemico , vuole scuotere le coscienze di chi pensa che questi problemi, che caparbiamente continuiamo ad agitare, siano soltanto problemi degli altri:

    Tutti noi siamo gli altri !

    Lettera non firmata ,non per incivile codardia , ma per essere subito coerente con quanto l’on.Attili ha proposto, proprio nelle ultime battute del suo intervento lampo, sull’opportunità di assicurare, per legge, l’anonimato di chi effettua segnalazioni all’ANSV, ignorando , sicuramente non volendolo, la conseguente improponibilità dell’eventuale azione penale obbligatoria.

    P.S. :da comune cittadino, lontano dalle alchimie del Potere , mi chiedo, arrovellandomi il cervello, se la posizione dell’on. Attili, facente parte della IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, possa essere compatibile con quella di cooptato in seno al C. di A. dell’ENAC, in altre parole se è lecito vestire allo stesso tempo sia i panni del controllore che quelli del controllato ?
    LETTERA NON FIRMATA - 06/11/2006
  • Come volare sicuri, sé i velivoli che noi utilizziamo hanno delle parti meccaniche non certificate ? Il convegno organizzato a Perfugas il 30.10.06, nella quale hanno partecipato i migliori esperti al Mondo di Aeronautica, per discutere e contrastare l’uso dei pezzi d’Aereo taroccati ,e perché sia portavoce ai nostri Politici per costituire un’Autority presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per il controllo dei ricambi d’Aereo Certificati, come richiesto dall’On.le Santino Adamo LODDO nel Disegno di Legge n°6154 del 20 Ottobre 2005. Durante il Convegno sono rimasto sorpreso dell’intervento dell’On.le Antonio ATTILI (D.S.) trà l’altro con aria prepotente ed arrogante nella quale lamentava di non essere stato invitato, ma ha appreso la notizia dai giornali mentre bevevo il caffè, posso assicurare che non era nostra intenzione invitare l’on.le ATTILI anche perché noi abbiamo preferito inviare l’invito al Dott. Vito RIGGIO Presidente Nazionale dell’ENAC il quale non ha dato nessuna risposta all’invito spedito via E-mail. Premetto che l’On.le ATTILI è Componente della Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati – nonché componente del Consiglio di amministrazione dell’ENAC, a mio parere i due incarichi sono incompatibili ( Controllore – Controllato) nella quale ha dichiarato che il trasporto aereo in Italia è sicuro, e che e del tutto inopportuno costituire un’autority perché in altri paesi hanno altri sistemi di controllo.Mi sembra ridicolo e contro ogni principio umano e politico che un Deputato che è stato eletto per rappresentare e tutelare il cittadino si lasci a dichiarazioni meschine, non rendendosi conto che nell’incidente Aereo di Milano Linate sono morti 118 cittadini Italiani, come quello di Capo Gallo (PA ) dove un ATR a causa di problemi Tecnici è andato ad ammarare provocando morte e disperazione, se velivolo invece di ammarare sarebbe caduto sopra Palermo o altra città cosa avrebbe causato?. Abbiamo potuto ascoltare la storia di un giovane Capitano dell’Aeronautica Militare Italiana, che a causa di un bullone che non era originale a subito lesioni gravi al corpo modificando completamente la sua vita. E da sette anni che cerca di ottenere giustizia, e questo signore si permette di dire che in Italia và tutto bene. Spero che il Governo prenda sul serio il Disegno di Legge citato precedentemente.
    Nicola - 10/11/2006
  • Ho letto con interesse e attenzione le dichiarazioni rilasciate nel presente forum a seguito del Convegno di Perfugas. Preliminarmente, solo per evitare lettere non firmate, a beneficio della chiarezza e del contraddittorio, preciso che scrivo in veste di FIGLIO dell´On. Antonio Attili. Non avendo partecipato al convegno, non posso giudicare il tono delle dichiarazioni rilasciate dall´On. Antonio Attili. Tuttavia, mi sorprende alquanto che l´intervento dell´On. Attili sia stato definito arrogante, visto che conosco mio padre da circa 30 anni, e l´arroganza non appartiene certo al suo modo di fare. Quanto al merito dell´intervento, ognuno ha pieno diritto di esprimere le proprie opinioni, specie se queste vengono effettuate sulla base di competenze tecniche più o meno adeguate. In questa sede, mi preme rassicurare gli intervenuti al forum on line, e suppongo al Convegno di Perfugas, circa la presunta incompatibilità tra la carica di deputato e il ruolo di consigliere ENAC. Già all´indomani dell´elezione l´On. Attili ha segnalato alla Camera dei Deputati la suddetta incompatibilità, e di recente si è dimesso dall´incarico di consigliere ENAC. Quanto da ultimo riportato, anche se non pubblicizzato, è rispondente alla realtà dei fatti. Questo per sottolineare che spesso ci sono persone che lavorano senza dover dare ad ogni costo sfoggio di atti che, seppur dovuti, purtroppo nella pratica odierna (specie quella politica) non sono frequenti. Mio padre si arrabbierà non poco per la mia precisazione, ma perdonatemi, l´amore filiale mi ha spinto a tanto! Ringrazio per l´attenzione concessami. Enrico Attili
    Enrico Attili - 22/11/2006
  • Senza voler entrare nel merito e nei dettagli, voglio congratularmi con Enrico Attili per aver avuto la volontà di sostenere il padre, e all´On. Attili per essersi dimesso da consigliere dell´ENAC potendo così svolgere la sua attività di parlamentare libero da ogni critica e dubbio. Bravo Enrico.
    Paolo Pettinaroli - 22/11/2006
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